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Foto update

Foto di lucca uppate, Enjoy

Breve ma intenso

Le tempeste più intense arrivano senza far rumore,
senza che ce lo aspettiamo.
Affrontare la pioggia battente, il vento e i fulmini ci fa sentire vivi,
un piede affacciato sul baratro e uno nel vuoto a dondolare,
sempre in bilico, sempre a combattere.
La grandine non può scalfire il nostro cuore,
i fulmini non possono incenerire il nostro cuore già in fiamme,
la pioggia non può annegare la nostra forza.
Danza ballerina, danza sul quell’abisso,
tra giravolte, piroette e capriole
fai vedere il tuo capolavoro, il tuo miglior spettacolo,
in bilico tra il paradiso e il grande volo senza ali…

When you’re out of time

In this lullaby

When your soul is frozen

It’s had enough

When your heart is broken

A thousand times

Will that be only?

Is that enough?

High

Con calma, ripetimi tutto da capo…
So che sono stato via per un tempo che sembra infinito
ma ora sono quì che aspetto,
per convincerti che non sono nè un fantasma nè un estraneo
ma che sono più vicino di quel che pensi.
Mi han detto di andare avanti
e lo stesso dovresti fare tu
ti prego non morie ora…

Le ali non possono sorreggermi,
gli occhi sono chiusi,
quindi fai un passo
ma non guardare in basso
fai un passo…
Sono sul tetto, in cima al mondo,
pronto a cadere.
Penso di essere sul bordo ma potrei sbagliarmi,
sono pronto a cadere…

Non riesco a mettere a fuoco le immagini in perpetuo movimento
rimangono solo una tenue sfocatura
ma in questo momento momento che pare come l’occhio del ciclone
tutto mi si fa chiaro.
Ho trovato un riparo a cui appoggiarmi,
una ragione infallibile per vivere la vita tutta d’un fiato,
ho dato un ultimo sguardo alle altitudini che amavo un tempo…
poi ho corso come un pazzo…

Conto le volte che mi è dispiaciuto
Lo so, lo so…
Le mie convinzioni pian piano annegano
Lo so, lo so…
Se c’è un momento in cui posso proteggerti
Lo so, lo so…
Vorrei che quel momento fosse adesso

Sono sul tetto, in cima al mondo,
pronto a cadere.
Penso di essere sul bordo ma potrei sbagliarmi,
sono pronto a cadere…

Conta le stelle e guarda il tuo cuore fino nel profondo…
un giorno ti proteggerò
a patto che tu me lo permetta

Cosa cerchiamo nell’infinito dei nostri sogni?
Io penso la felicità,
qualcuno che ci capisca o che almeno ci provi,
un posto dove rifugiarci quando piove
e un posto dove chinare il capo quando non abbiamo la forza di guardre avanti.
Le stelle danzano attorno a noi,
figli dimenticati di una generazione sognante,
mentre camminiamo lungo questa strada buia e incerta.
Quante volte abbiamo voluto girarci?
Quante volte vorremo riportare avanti felicità del passato?
Quante volte avremmo voluto riparare agli sbagli?
Quante volte il nostro cuore è stato lacerato?
Troppe volte…
E troppe poche volte abbiamo potuto fare veramente qualcosa.
Allora forse questa sensazione di impotenza che sentiamo deve abbatterci?
Dipende da noi, ognuno di noi.
Personalmente ogni volta che sento di non poter far nulla,
ogni volta che vedo i miei sogni infrangersi contro un muro,
ogni volta che vedo tutto ciò allontanarsi,
ogni volta tento di più…
o almeno ci provo…

E ora mi sento così, perso in queste innumerevoli stelle.
Dove vorrei andare lo so, il problema è arrivarci.

Ma allora che fare quando i tuoi sforzi non vengono visti?
Che fare quando tentare di capire qualcuno non viene visto?
E per continuare a viaggiare devi capire…
Questo viaggio dovrò farlo da solo suppongo.
Il lupo puoi cercare di addomesticarlo ma rimarrà sempre un lupo.
E sempre solo camminerà nella neve…

E chi non vuole osservare non vedrà mai nulla…
E chi non vuole vedere del buono nei lupi li caccierà sempre…
E chi vuole rimanere chiuso non si aprirà mai…
E chi non vuole vederti non si volterà mai verso di te,
non guarderà mai la tua anima per vedere se è viva o morta,
non si sforzerà mai di farsi capire o di comprendere…
guarderà sempre verso le spiaggie di isole sicure e non verso quelle inesplorate…

Ma tu comunque tornerai in orbita,
attratto inesorabilmente dalla gravità
ma respinto dal tuo istinto…

Se dovesse finire tutto domani cosa faresti?
Verresti a cercarmi o andresti altrove per gli ultimi attimi?

Monster Hunter

In un freddo mattino d’inverno,
appena prima dell’alba
cavalchiamo tra le fiamme dell’eterno regno della morte,
verso la battaglia…
L’oscurità stà cedendo il passo alla luce,
il tempo è nostro alleato
ma il suono di una malvagia risata circona il mondo questa notte…
Combattiamo duramente, acciaio in mano
attraverso le eterne lande desolate,
attraverso le anime disperse e infrante sulle rive di questo inferno…
Sulle onde più scure della storia le guardiamo mentre se ne vanno
Attraverso il fuoco e il dolore, ancora una volta…
E adesso voleremo liberi prima della tempesta
,
attraverso le lande selvagge la nostra missione continuerà,
lontano oltre il tramonto, lontano oltre il chiaro di luna,
nel profondo dei nostri cuori e delle nostre anime.
Aspettimo il giorno
Aspettiamo le deboli luci dell’alba,
Sentiamo il peso di una vita persa in migliaia di giorni
E continuiamo ad andare avanti
attraverso il fuoco e le fiamme…

Mentre l’alba rischiara tutto e i fulmini spezzano il cielo,
quelle anime alzano le loro mani verso il paradiso sopra di loro
come per essere mandati verso le sue falsità.
Sento il cuore bruciare mentre corro verso la luce del tardo mattino
siamo banditi dal tempo della landa morta fino a una luce oltre le stelle.
Noi cediamo nei nostri sogni più oscuri,
al nostro destino e al presente…
e saremo infinitamente liberi questa sera…
E ci troviamo sulle ali di un sogno, lontani dalla realtà,
soli e disperati mentre il tempo scivola via…
Persi dentro qualcosa di introvabile,
perso nella mia stessa mente,
giorno dopo giorno questa sofferenza continuerà…


E adesso ci ergiamo con le mani sporche del loro sangue
Abbiamo combattuto così duramente e ora possiamo capire tutto?
Sconfiggerò questa maledizione per liberare ogni persona…


All because of you

This one is for you…

Nei campi sconfinati dove cresce solo erbaccia ho trovato un fiore ai miei piedi,
che dolcemente pendeva nella mia direzione…
Ho preso delicatamente il suo stelo con una mano e ho tirato fino a che le radici non hanno ceduto
scoprendo solo ora cosa mi mancava… lo so…
E dico a me stesso che è sbagliato…
C’è un punto che una volta sorpassato ci impedisce di tornare indietro,
Ho sentito la pioggia fredda sulla mia pelle, quella che senti prima della tempesta…
E’ per colpa tua che non dormo da tanto tempo…
e quando lo faccio sogno di affogare nel blu dell’oceano
desideroso di raggiungere la riva dove poter appoggiare il viso a terra.
Seguo la tua voce, tutto quello che devi fare è farla uscire tutta da dentro di te.
Nelle mie mani questi petali diventano pian piano cenere,

si seccano e cadono al suolo… ma ormai è troppo tardi
Premo con le dita nel suolo, rimettendo il fiore nella terra,
Così che possa vivere…
Mi volto e vado via…
Ma lo so…
Non passerà giorno in cui io non senta il suo disdegno per me…
E’ per colpa tua che non dormo da tanto tempo…
e quando lo faccio sogno di affogare nel blu dell’oceano
desideroso di raggiungere la riva dove poter appoggiare il viso a terra,
quì tra le tue braccia…

E’ per colpa tua
E’ per colpa tua

E’ per colpa tua che credo negli angeli,
ma non quelli con le ali, e nemmeno quelli con le aureole…
Credo in quelli che ti riportano indietro quando la normalità diventa un posto strano…

Seguo la tua voce, tutto quello che devi fare è farla uscire tutta da dentro di te!

Interruzzione delle trasmissioni

Sarà l’autunno che mi mette sta cazzo di depressione addosso, sarà il lavoro che odio con tutte le mie forze, sarà che quando mi trovo da solo a pensare penso troppo, sarà che non credo più nei lieti fine… sinceramente non lo so ma in questo momento non riesco a essere nè poetico nè allegro.
Passo le settimane aspettando il weekend che dura meno di un respiro, passo i giorni aspettando la sera, passo il tempo sognando cose che non ci sono, cose che io non sono e persone che non esistono o che sono diverse. Mi stò annientando da solo….

Mancano 1540 giorni alla fatidica data, sembrano tanti eppure sono così pochi. E più ci penso più mi sento strano, a volte mi sembra di sognare, a volte mi sento pazzo… eppure so di non esserlo, so che non è così. Mi stò annientando è vero ma come ho detto in precedenza devo solo bruciare. Brucerò fino a che non rimarrà solo cenere e da essa risorgerò come l’araba fenice.

Prendete tutto questo come uno sfogo, tanto anche se scrivo nulla cambia, domani sarà un giorno di merda, il futuro continuerò a non conoscerlo e il lupo rimarrà tale… ma almeno mi sfogo… 

Vivere, non sopravvivere!

Questa la dedico alla pesona che crede in me e una persona che ne avrebbe bisogno ogni tanto… anche se non penso che leggerà…

Da qualche parte in mezzo alla felicità c’è sempre quella macchia di totale schifezza,
abbiamo i piedi a volte ben piantati a terra, a volte sull’orlo di un’immenso baratro pronti a cadere.
Passi la tua vita semplicemente contando il tempo che passa, rinunciando ai tuoi sogni e alle tue speranze… rinunciando a te stessa.
Ascolta, so che la vita con te è stata molto meno che gentile… molto…
Però prendi il tuo numero e mettiti in fila, tutti siamo stati feriti, tutti siamo stati tristi,
ma è come sopravviviamo a tutto che ci rende quello che siamo!
Perdiamo interesse in tutto, sorridiamo a fatica, ci rinchiudiamo nel nostro piccolo paradiso, sputiamo sugli obblighi perchè li consideriamo oppressioni del nostro io, cominciamo a scappare sempre prima… così ci si fotte la vita…
Passa attraverso la notte e guarda l’alba, sorridi all’alba. Senti il freddo avvolgerti, lambire la tua pelle nuda come delicate dita che ti accarezzano la pelle… senti tutto questo e poi brucia… fai bruciare la tua anima, risplendi come le stelle del firmamento, cammina in mezzo al fuoco, scendi tra i fuochi dell’inferno e ritorna più forte… noi non siamo dei, siamo uomini, ed è questo che ci rende superiori a qualsiasi dio esistente nella mente di chiunque…
La sofferenza ci rende superiori perchè quando sopravviviamo a tutti i dolori, a tutti i mali, a tutte le scottature, a tutto lo schifo che ci arriva contro usciamo più forti. Nessun dio ha mai sofferto come noi uomini, credi in te stessa, credi all’unica persona che sarà sempre con te, tu…
Non evitare il fuoco che scotta, diventa fuoco tu stessa, e non dimenticare mai di guardare le stelle perchè sono quelle che ci guidano dalla notte dei tempi.
Fiamma, risplendi nella notte, danza come solo tu sai fare accompagnata dal vento, trema fino quasi a spegnerti e poi esplodi nello splendore che sei….
E poi rifallo ogni volta che comnci a sentire i colpi….

E quando ti chiedono come stai tu non rispondere "Sopravvivo", rispondi "Io Vivo…"

I want my paper wings

Ti ho vist* volare sulle tue ali di carta attorno al mondo fino a che non si sono bruciate nell’atmosfera e sei cadut* tra mille giravolte verso il suolo,
atterrat* da qualche parte lontano da quì senza nessuno attorno che ti potesse prendere al volo… e adesso ti cerco…
…e non ti so dire se stai ridendo, tra ogni tuo sorriso c’è una lacrima che nasce sui tuoi occhi…
Sai c’è un treno che parte dalla città tra un ora, non penso ti aspetterà… ma io magari si… cercandoti…
Hai fatto molte conversazioni con il tuo vecchio ma quanto ne hai appreso? Quanto ti sono servite?
E allora inalziamo i calici e brindiamo a quello che hai compiuto fin’ora!
Magari passa ancora un giorno a capire da dove vieni, è importante per chiunque saperlo… ed è importante anche sapere dove si vuole andare.
Solo così si riesce a raggiungere se stessi in corsa verso l’infinito futuro.
Ma stai conducendo la tua vita ora?
O è la vita che conduce te?
Prenderai la strada che corre davanti a te?
O incroceremo i nostri sentieri altrove stanotte? Altrove…

Quante domande eh? Te le sei mai fatte? Di solito non mi pongo nemmeno io domande, vado dritto seguendo i miei pensieri e le mie convinzioni. Un po’ sbaglio perchè serve sempre farsi certe domande… per evitare di perdersi almeno…. chissà se ora attorno a te c’è qualcuno che voglia spiegarti come piegare il foglio di carta per avere ancora le tue ali e volare… vorrei spiegartelo io, sapessi come fare…
Voglio le mie dannate ali di carta per seguirti, bruciare e cadere assieme a te… almeno posso mettermi tra te e il suolo così ti fai meno male…

Dedicato a te che leggi, maschio o femmina, bianco o nero, giovane o vecchio, fucsia o bordeaux, chiunque tu sia o tu voglia essere.
Non dimenticate mai di volare alto per sfiorare i tuoi sogni e di portarti dietro un manuale di origami per non dimenticare come piegare la carta e tornare a volare. E io sono al suolo che becco al volo quelli come te. Devo comprare un retino più grande mi sa…